Conto alla rovescia per la stretta di Natale, che a mezzanotte riporterà tutta l’Italia in zona rossa. Oggi ultimo giorno in giallo e corsa agli acquisti prima della chiusura dei negozi, senza limiti di spostamenti tra i Comuni ma con il divieto di uscire dalla propria regione se non per comprovati motivi di lavoro, salute o urgenze che devono sempre essere certificati.
Da domani, vigilia di Natale, e fino all’Epifania tutta l’Italia tornerà zona rossa nei festivi e prefestivi, mentre sarà arancione nei restanti giorni. Le regole della zona rossa prevedono il divieto di qualsiasi spostamento se non per motivi di salute, lavoro e necessità, da motivare con autocertificazione. Restano chiusi negozi, centri estetici, bar e ristoranti, che potranno lavorare solo per l’asporto e le consegne a domicilio. Aperti invece supermercati, farmacie, edicole, parrucchieri e barbieri, lavanderie.
Il decreto legge prevede però, anche nei giorni rossi, la possibilità di ricevere a casa due persone più eventuali bambini fino a 14 anni. E’ possibile spostarsi una sola volta al giorno e verso un’unica abitazione privata. E’ sempre possibile raggiungere la seconda casa se è all’interno della regione con le persone conviventi.
Nei giorni arancioni, il 28, 29 e 30 dicembre e il 4 gennaio sarà possibile muoversi liberamente nel proprio comune e saranno aperti tutti i negozi e anche i centri estetici. I residenti nei comuni fino a 5mila abitanti potranno uscire dal paese e spostarsi per un massimo di 30 chilometri, ma non nei comuni capoluogo. Restano chiusi bar e ristoranti, ad eccezione di asporto e consegna a domicilio.
Con l’entrata in vigore delle nuove restrizioni scatteranno anche controlli capillari, con tutte le forze dell’ordine impegnate per assicurare il rispetto delle norme anti contagio. Per le violazioni sono previste sanzioni da 400 a mille euro, mentre rischia la denuncia penale chi viola la quarantena o si sposta pur essendo positivo al Covid.