Ultime corse ai regali in città in vista del Natale e della chiusura imminente decisa dall’ultimo Dpcm. Il centro questa mattina era gremito di gente e, complice la presenza delle bancarelle del mercato e i cantieri in viale Varese e viale Cattaneo, il traffico ha paralizzato le principali arterie di Como. Domani sarà l’ultimo giorno di zona gialla, anche se già da ieri, lunedì 21 dicembre, e fino al 6 gennaio sono vietati gli spostamenti tra regioni. Spostamenti permessi fino allo scorso fine settimana e che hanno provocato l’esodo dalla Lombardia verso il Sud per le festività.
Fino a domani sarà possibile spostarsi liberamente anche al di fuori dal proprio comune. Bar e ristoranti sono aperti fino alle 18, mentre i negozi possono lavorare fino alle 21. Aperti parrucchieri e centri estetici. Dalle 22 alle 5 rimane sempre in vigore il coprifuoco.
Da giovedì 24 dicembre, vigilia di Natale, la Lombardia, così come il resto dell’Italia, entrerà in zona rossa nei giorni festivi e prefestivi, mentre sarà arancione nei restanti giorni. Una misura decisa dal Governo per cercare di frenare il contagio, soprattutto a fronte delle immagini apparse nel primo weekend di riapertura nelle grandi città, da Milano a Roma, dove una folla di persone si era riversata per le strade e nei negozi alla ricerca dei regali.
Le regole della zona rossa prevedono il divieto di qualsiasi spostamento se non per motivi di salute, lavoro e necessità, da motivare con autocertificazione. Restano chiusi negozi, centri estetici, bar e ristoranti, che potranno lavorare solo per l’asporto e le consegne a domicilio. Aperti invece supermercati, farmacie, edicole, parrucchieri e barbieri, lavanderie.
Nei giorni rossi e dunque anche a Natale e Santo Stefano sarà possibile ricevere a casa due persone più eventuali bambini fino a 14 anni e sarà possibile spostarsi una sola volta al giorno e verso un’unica abitazione privata.
Il 28, 29 e 30 dicembre e il 4 gennaio la Lombardia sarà arancione: in questo caso sarà possibile muoversi all’interno del proprio comune e saranno aperti tutti i negozi e i centri estetici. I residenti nei comuni fino a 5mila abitanti potranno uscire dal paese e spostarsi per un massimo di 30 chilometri, ma non nei comuni capoluogo. Resteranno chiusi bar e ristoranti, che potranno effettuare soltanto asporto e consegne a domicilio.