Ideato per far emergere i nuovi talenti letterari e promuovere la giovane poesia in lingua italiana, il Premio Antonio Fogazzaro, dopo 13 anni di attività, chiude i suoi tradizionali concorsi.
«Le ragioni di questa sofferta scelta – si legge in una nota – sono tutte da ricercare nella continua incertezza che domina il Paese, costretto nelle contraddittorie misure messe in atto dal Governo per il contrasto della pandemia. Scelte che stanno colpendo in misura preoccupante l’intera economia italiana con pesanti riflessi sulle attività culturali, comprese le realtà come il Premio Antonio Fogazzaro, impossibilitato già dall’edizione 2020 a pianificare con fiducia e serenità le sue attività pubbliche».
Il Riconoscimento negli anni si è imposto come uno dei concorsi letterari più qualificati, sia per l’autorevolezza delle sue giurie e la serietà delle decisioni, che per i suoi incontri letterari e musicali, spesso ospitati nei paesaggi lacustri. Tra le realtà del territorio si ricordano Villa Fogazzaro di Oria o quella del Balbianello a Lenno, Villa Camozzi di Grandola ed Uniti, Villa Carlotta a Tremezzina, Villa Gallia (nella foto) e Villa Olmo grazie alla collaborazione con Parolario.