Tari in aumento, atto terzo. Civitas, movimento politico che fa capo all’ex assessore all’Ambiente di Como, Bruno Magatti, replica di nuovo alle affermazioni dell’attuale assessore Marco Galli, attraverso un’altra nota intitolata “la banalità della verità”.
Al centro del botta e risposta politico la variazione in salita del 2,5% della tassa rifiuti che viene spiegato dai primi come frutto “dell’inerzia politica della Giunta Landriscina”, mentre l’assessore, dal canto suo, respinge le accuse e chiarisce che si tratta di un aumento legato ai costi dello smaltimento puntando il dito contro il lavoro fatto da chi lo ha preceduto.
Oggi in sostanza viene sottolineato che l’ultima gara d’appalto ha visto la firma del dirigente il 16 giugno 2010 quando alla guida del settore c’era Diego Peverelli, esponente della giunta Bruni, “Magatti – viene precisato – nel 2012 l’ha poi portata avanti con il compimento della raccolta differenziata”.
“Chiunque sostenesse fatti differenti da questi non starebbe sostenendo il vero – scrive sempre Civitas – Per quanto riguarda l’aumento del + 2,5% annuo si tratta di un dato di fatto. La spesa per il 2019 si attestava a 13.438.304 euro, per il 2020 la spesa è stata di 13.777.450 euro con un aumento del + 2,51%”.
“Ristabiliti i fatti le parole dell’assessore Galli risuonano come quelle di chi vuol dare l’impressione di parlar di cose che conosce ma che in realtà svelano una imbarazzante conoscenza davvero superficiale di ciò di cui tratta” aggiunge Civitas.