Mancanza di progettualità, incertezza sul futuro. La redazione del Corriere di Como, oggi, a pagina 11, ha informato i lettori sulla delicata situazione del quotidiano di via Sant’Abbondio, da quasi un quarto di secolo in edicola.
L’assemblea dei giornalisti, d’accordo con i poligrafici, ha proclamato lo stato di agitazione a fronte del silenzio dei vertici di Confcooperative Insubria – l’organizzazione presieduta da Mauro Frangi che controlla il quotidiano – nel “rispondere alle reiterate richieste di chiarimento”, si legge nel comunicato.
“Tale situazione – continua la redazione – è resa ancor più difficile e complessa da un’assoluta mancanza di progettualità da parte dell’editore. Nonostante le pesanti difficoltà, giornalisti e poligrafici in questi mesi hanno continuato a prestare la loro opera affinché il Corriere di Como uscisse regolarmente, anche a fronte di sacrifici economici significativi”.
La redazione e i dipendenti del quotidiano esprimono il chiaro auspicio che il Corriere di Como continui a rappresentare una voce di informazione e opinione per i cittadini. Tuttavia, definendo la situazione “estremamente complessa”, si riservano di valutare, testualmente, “ogni ulteriore iniziativa a tutela dei lavoratori e della testata”.