Spostamenti consentiti al di fuori del Comune (rispettando il coprifuoco), e riapertura di bar e ristoranti per la consumazione sul posto, anche se fino alle 18.
Se la Lombardia venerdì diventasse zona gialla, queste sarebbero le principali “libertà” riguadagnate dai cittadini.
Ovviamente usare il condizionale è d’obbligo: più volte Fontana ha ribadito che, salvo soprese, l’11 dicembre la Lombardia dovrebbe tornare zona gialla, ma fino a che il ministro della Salute Roberto Speranza non firmerà l’ordinanza con l’aggiornamento delle fasce di rischio, resteranno in vigore le regole più stringenti della zona arancione.
Se – e ribadiamo se – la Lombardia diventasse gialla, sarebbe consentito spostarsi dalle 5 alle 22 senza necessità di motivare lo spostamento. Anche podisti e ciclisti potrebbero correre o pedalare al di fuori del proprio Comune. Dalle 22 alle 5 rimarrebbero invece vietati tutti gli spostamenti, ad eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.
Bar e ristoranti potrebbero servire clienti al tavolo dalle 5 alle 18, mentre di sera rimarrebbe comunque consentito l’asporto.
Ora non resta che attendere tre giorni per capire se l’11 dicembre la Lombardia avrà i requisiti per passare da zona arancione a zona gialla.
Avrei bisogno di capire se, in zona gialla o arancione, posso andare dal mio otorino (che è in provincia di Lecco, io abito a Como) o devo prenotare l’esame presso un presidio della mia provincia.
Gli spostamenti per motivi di salute (e le visite fissate rientrano in questa categoria) sono sempre concessi.
Buona giornata