Svizzera, la Pinacoteca Giovanni Züst di Rancate rappresenta il principale polo di studio per l’arte antica del territorio, dal Rinascimento al XIX secolo. Nel Canton Ticino, la cultura ha subito forti restrizioni ma a differenza dell’Italia, i musei sono attualmente aperti nel rispetto delle norme anti-contagio. A tal proposito, è in corso fino al 28 febbraio, l’esposizione “Dentro i palazzi. Uno sguardo sul collezionismo privato nella Lugano del Sette e Ottocento. Le quadrerie Riva”, un viaggio nel tempo che porta nei salotti nobili di Lugano.
Tra gli oltre settanta dipinti, anche importanti pezzi di Giuseppe Antonio Petrini, di cui la famiglia Riva fu uno dei principali committenti, insieme a una suggestiva selezione di suppellettili, argenterie, miniature, libri e documenti. Ma non solo, la Pinacoteca di Como ha prestato, in occasione della mostra, il ritratto di Ludovico Turconi, olio su tela dipinto tra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento da un artista lombardo ignoto. Il dono è stata l’occasione per un delicato intervento di restauro che ha permesso al dipinto di ritrovare la pienezza delle cromie e gli originali giochi di luci e ombre, valorizzando così appieno l’opera.
Attraverso i numerosi prestiti concessi a importanti istituzioni museali nazionali e internazionali, la Pinacoteca di Como prosegue il suo obiettivo di divulgazione e valorizzazione del patrimonio locale.