Proclamare uno sciopero dei dipendenti pubblici – la categoria oggettivamente meno colpita dalla crisi economica causata dalla pandemia – il 9 dicembre, giorno successivo al festivo dell’8 dicembre, è una scelta che innesca polemiche.
Difficile pensare che i sindacati, nel prendere questa decisione, non abbiano pensato di scatenare reazioni anche forti.
Oggi i tre segretari della funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil di Como – Alessandra Ghirotti, Nunzio Praticò e Vincenzo Falanga – diffondono un comunicato congiunto nel quale non solo difendono la scelta, ma invitano tutta la pubblica amministrazione ad aderire allo sciopero e annunciano un presidio davanti all’ospedale Sant’Anna alle 10.
Sul fronte delle critiche, va registrata quella netta e decisa di Alessandro Fermi, presidente del Consiglio Regionale della Lombardia. “Il diritto allo sciopero è sacrosanto – premette Fermi – ma in un anno in cui tutti i diritti, persino la libertà di movimento, sono stati condizionati dall’emergenza sanitaria, proclamare uno sciopero il 9 dicembre mi sembra quantomeno inopportuno. Conosco molti dipendenti pubblici, i quali hanno tutta la mia stima. Mi chiedo, e vorrò vedere, quanti aderiranno a questo sciopero”, dice Fermi.
I sindacati precisano che “la proclamazione dello sciopero non è stata fatta a cuor leggero, anzi, è stata una decisione sofferta”. La rivendicazione principale è un rinnovo della pubblica amministrazione, tramite investimenti in personale e infrastrutture. “Sono fisiologici i commenti quando ci sono ricadute nell’erogazione dei servizi ma sono inaccettabili e demagogiche le posizioni che mettono in discussione il diritto di sciopero che ha lo scopo di aprire un confronto per la difesa dei diritti dei lavoratori, a qualunque categoria essi appartengano”, concludono i sindacati.
“I dipendenti pubblici – dice invece Alessandro Fermi – hanno in questi momenti una certezza sul futuro che altri lavoratori non hanno. Perciò proclamare ora un sciopero, il 9 dicembre, mi sembra una scelta completamente fuori contesto. E anzi, credo che metta addirittura in imbarazzo molti addetti della categoria”.