Il 7 gennaio milioni di studenti – in particolare delle scuole superiori – torneranno tra i banchi. L’affollamento dei mezzi pubblici è un elemento di forte preoccupazione. Si sospetta che possa aver accelerato e aggravato la seconda ondata.
Secondo Dario Balotta, presidente dell’Osservatorio Nazionale Liberalizzazioni Trasporti e Infrastrutture, è un errore “delegare ai prefetti la gestione dei rientri in classe”.
La soluzione, secondo Balotta, dovrebbe essere innanzitutto informatica: “Creare una piattaforma nella quale ogni scuola carica i dati degli alunni distinti per residenza, in modo di sapere quanti sono i ragazzi che da una determinata zona devono raggiungere l’istituto scolastico, oltre che le ore proposte delle lezioni. Così, dalla semplice consultazione della piattaforma si potrebbero pianificare i servizi richiesti dagli studenti”.
Contemporaneamente, aggiunge Balotta, i Comuni e gli enti locali dovrebbero noleggiare autobus turistici per le linee che, con le corse ordinarie, risultano sovraffollate e non garantiscono il distanziamento. “Bisognerebbe superare l’assurda normativa monopolistica in vigore secondo la quale nemmeno in una emergenza estrema si può ammettere la presenza di più operatori, quando agisce una concessione esclusiva”, aggiunge il presidente dell’Osservatorio Trasporti. E invece, conclude Balotta, “in mancanza di meglio il governo assegna ai prefetti l’ennesimo nuovo compito impossibile da realizzare”.