Casa Nazareth diventerà “polo della carità”. Grazie a un’intesa fra la Chiesa di Como e la Congregazione delle Suore Adoratrici del Santissimo Sacramento, la struttura di via San Luigi Guanella 12, è stata affidata alla Diocesi: una porzione di edificio continuerà a essere abitata dalle religiose – attualmente cinque, che saranno il cuore della “Casa”, – tutto il resto sarà consegnato alla gestione della Caritas diocesana.
La prima risposta concreta è sul fronte del sostegno alimentare con l’apertura di una mensa per i poveri che accorpi le realtà già attive in città. Sono necessari alcuni piccoli lavori di adeguamento della cucina e dei servizi, per cui è ipotizzabile l’avvio della nuova struttura con l’inizio del prossimo anno.
«L’idea – spiega Massimiliano Cossa, direttore della Fondazione Caritas Solidarietà e Servizio Onlus – è di destinare il piano terra alla mensa diurna e serale, mentre l’ampio cortile potrà essere usato per l’attesa e la socializzazione. I primi locali ad essere utilizzati saranno un ampio salone e un altro spazio che potrebbe essere usato come punto di distribuzione».
«Offriamo questa importante realtà alla città e alla diocesi – aggiunge il direttore della Caritas diocesana, Roberto Bernasconi – come tema di approfondimento e di stimolo per uscire dal guado dell’immobilismo. Vogliamo mettere al centro del dibattito sociale e politico un’opera simbolo. Questa casa sia il luogo dell’accoglienza e del sorriso».
«Si tratta di un progetto nel quale abbiamo creduto – spiega il Vescovo monsignor Oscar Cantoni -. Lo spazio è ampio e ha molte potenzialità. Ci sono alcune necessità immediate a cui sarà possibile far fronte, maCasa Nazareth è un progetto che si costruirà insieme, nel dialogo con la città».