E’ stato ratificato dal giudice dell’udienza preliminare di Como, Andrea Giudici, il patteggiamento scelto da Antonio Silipo, l’ex capo del Settore gestione risorse della Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate. L’accordo sulla pena è stato raggiunto su un anno di reclusione.
Tra coloro che erano stati colpiti dall’ordinanza di custodia cautelare nella seconda ondata di arresti nelle indagini sulle tangenti all’Agenzia delle Entrate di Como, l’indagato era l’unico, che ancora non aveva deciso di patteggiare.
Fin dal primo interrogatorio di fronte al giudice aveva negato fermamente ogni ipotesi di reato che il pm contestava. Nelle scorse settimane tuttavia, anche l’ex dipendente – oggi in pensione – aveva formalizzato la propria proposta di accordo. Una intesa che è stata trovata in un anno di pena e in 30mila euro, 20.350 euro come danno erariale causato più altri 10mila euro per il risarcimento del danno di immagine all’Ente.
Silipo era accusato di aver rivelato ad alcuni indagati (tra cui l’ex direttore dell’Agenzia delle Entrate di Como) che erano in corso indagini proprio sull’Agenzia cittadina. Condotte – scrivevano i pm – di «favoreggiamento, rivelazione di segreti d’ufficio e abuso d’ufficio nell’esercizio delle sue funzioni». Silipo era indagato anche per un presunto aiuto a uno studio dentistico di Como per una mediazione favorevole. La difesa aveva tuttavia invocato il Riesame contro le misure cautelari. I giudici milanesi avevano però respinto il ricorso.