Una perdita di indotto pari a 20 miliardi di euro, una cifra vicina all’1% del Pil nazionale: questo il danno stimato dalle Regioni alpine per il mancato avvio della stagione invernale. Gli assessori regionali – dunque anche l’assessore allo Sport della Lombardia, Martina Cambiaghi – chiedono un incontro al ministro Roberto Gualtieri.
“Non è corretto parlare di “solo sci”, attorno alla stagione invernale abbiamo intere economie di montagna e alcune centinaia di migliaia di posti di lavoro perlopiù stagionali – dichiarano congiuntamente gli assessori – Agli impiantisti bisogna aggiungere i noleggi, le scuole di sci, i ristoranti, i rifugi, gli alberghi, i bar, i negozi e tutte le altre attività economiche legate, dall’artigianato alla filiera alimentare, senza dimenticare il settore dei traporti privati, dei servizi, della moda, dei carburanti e così via. Senza l’apporto della stagione invernale per la montagna è il disastro totale. – proseguono – Chiudere durante le festività natalizie significherebbe pregiudicare irrimediabilmente l’intera stagione, molti non aprirebbero nemmeno più”.