I volontari del Sos Lurago presi di mira dai negazionisti. Che, fortunatamente, sono pochi e isolati, ma la loro aggressività mortifica chi in questi mesi sta vivendo in prima linea l’emergenza sanitaria.
“Pensavamo avvenisse in luoghi lontani dai nostri paesi. E invece no, è successo anche a noi – scrivono i volontari sulla pagina Facebook – Nel territorio sul quale operiamo si sta diffondendo l’idea che la nostra associazione si stia inventando servizi di emergenza per correre a sirene spiegate nelle vie dei nostri paesi con il solo scopo di incutere timore alla popolazione, a seguito di “pressioni ricevute dall’alto”. Voci che ci hanno raggiunto direttamente, anche con telefonate presso la nostra sede operativa e che speriamo, in ogni modo, possano limitarsi ad esse. Il nostro rammarico è profondo – continuano i volontari – Ed è un rammarico che colpisce nel profondo papà, mamme, figli, fratelli e sorelle, lavoratori e pensionati, volontari o dipendenti, persone comuni che scelgono, giorno dopo giorno, di portare avanti l’impegno di chi ben 35 anni fa decise di fondare una associazione di volontariato al servizio della comunità”.
Dopo il rammarico, un ringraziamento. “A chi ci è vicino e, anche ora, ci riscalda il cuore con la sua vicinanza”.