Sarà un Natale profondamente diverso dagli altri. Questa, per ora, è l’unica certezza.
Parlando invece di ipotesi, i quotidiani nazionali iniziano ad anticipare quali potrebbero essere le restrizioni incluse nel prossimo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, che entrerà in vigore il 4 dicembre e con ogni probabilità resterà valido fino all’Epifania. Al momento il Governo sembrerebbe orientato a escludere la possibilità di spostarsi in montagna per le vacanze sulla neve, per evitare gli effetti tristemente noti dell’estate. Una misura, questa, fortemente contestata dai territori che vivono di turismo invernale e sciistico e che rischiano di perdere completamente le due settimane di guadagni più importanti dell’anno.
Altro nodo da scogliere è quello relativo agli spostamenti tra regioni. Il governo sta valutando di includere, tra i motivi ammessi per varcare i confini regionali, anche il ricongiungimento familiare. Mentre questa possibilità sembra probabile tra le regioni “gialle”, sarebbe invece meno scontata tra le regioni rosse e arancioni, a rischio più elevato, per le quali si potrebbe prevedere – è sempre tra le ipotesi – il ricongiungimento solamente tra parenti stretti. Ad esempio, madre e figlio.
Su due punti sembrano esserci pochi dubbi: il divieto di feste e cenoni pubblici, e il mantenimento del coprifuoco serale.
L’Italia non è certo l’unico Paese a prevedere un Natale di limitazioni. Basti pensare che in Germania sono stati cancellati praticamente tutti i principali mercatini natalizi.