Da rossa ad arancione la speranza di vedere allentare le restrizioni a fronte di un miglioramento dei contagi, sembra più vicina. Le informazioni si rincorrono anche perché il passaggio da una fascia all’altra porterebbe con sé alcune novità, non di poco conto. Ma procediamo per gradi: la zona rossa in Lombardia proseguirà, sulla carta, fino al prossimo 3 dicembre, cruciale però sarà il passaggio del 27 novembre quando si attende una nuova valutazione di tutti i parametri che certificano il cambio di fascia. Se la situazione continuerà a migliorare – è necessario che l’andamento sia costante e consolidato per più giorni – la regione potrà passare da uno scenario di gravità massima ad uno che resta comunque di rischio elevato.
Il comasco Alessandro Fermi, presidente del Consiglio Regionale, ha scritto sulla sua pagina Facebook: “Il fatto che il ministro Speranza abbia firmato l’ordinanza non significa che la Lombardia rimarrà rossa fino al 3 dicembre. Resto convinto che se il trend dovesse essere confermato cambierà colore dal 27”.
Una ipotesi che se diventerà realtà potrebbe dare un po’ di respiro al commercio peraltro proprio in concomitanza con il weekend del Black Friday, per molte persone già all’insegna degli acquisti di Natale.
Ma cosa cambierebbe nella zona arancione? Rimarrebbe vietato uscire dal proprio comune (se non per comprovate necessità) ma all’interno ci si potrebbe muovere liberamente dalle 5 alle 22 senza autocertificazione. Il commercio al dettaglio potrebbe riprendere, pur nel rispetto delle misure di sicurezza. Resterebbe lo stop nei giorni festivi e prefestivi per i negozi nei centri commerciali. Nelle zone arancioni, inoltre, gli studenti delle seconde e terze medie tornerebbero in classe.
Altro tema sotto i riflettori in Lombardia è quello degli impianti sciistici che – seppur con alcune restrizioni – potrebbero riaprire.
“E’ vero che non cambia molto, ma per chi è coinvolto al 100% in queste situazioni si tratta di un risultato importante. Quello che più ci preme è comunque proseguire nella fase di decrescita del trend dei contagi” sottolinea ancora Fermi.
Bisogna dunque attendere ancora una settimana per capire se questi cambiamenti diventeranno reali. Intanto quello di oggi è stato un altro sabato in zona rossa, il terzo ormai, i comaschi sono prudenti. In centro città poche persone a fare due passi nelle vicinanze di casa chi con i bambini, chi con il cane, qualcuno faceva sport. Quasi deserti il lungolago e piazza Cavour. Tanti i parcheggi liberi attorno alla città murata.
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