Vaccino, terapie intensive sofferenti, Natale e Capodanno. Sono questi gli argomenti trattati nella conferenza stampa di ieri da Alain Berset a Lugano. Il consigliere federale ha fatto visita in Canton Ticino accompagnato da una delegazione di collaboratori. Va detto che, l’ultima volta, era tornato nel territorio di lingua italiana solo nel mese di marzo, durante la prima ondata che aveva toccato in maniera meno aggressiva la Svizzera.
Come riporta il Ticino Online, Berset dopo essersi recato alla Clinica Luganese Moncucco e all’ospedale regionale, ha riconosciuto il lavoro svolto in ambito sanitario dalle strutture ospedaliere ticinesi, sia dal punto di vista organizzativo che professionale, invitando però a non abbassare la guardia.
«I numeri dei posti letto disponibili in terapia intensiva – chiarisce il membro del Consiglio federale – preoccupano. Sono stati implementati ma il tema cruciale è anche quello del personale specializzato che scarseggia. Sul fronte vaccini invece, passeremo l’inverno senza. Abbiamo ordinato 13 milioni di dosi riservate per la Svizzera. I vaccini verranno omologati solo se sicuri ed efficaci. Sono inoltre tante le perplessità sulle festività in arrivo. Sarà sicuramente un Natale diverso, ma lo festeggeremo. Magari con meno persone ma più originale. Sono più turbato per il Capodanno ma dobbiamo accettare tutti che è un anno difficile e si rende necessario gettare le basi per un 2021 più sicuro e lontano dal virus». Berset ha poi ricordato alla popolazione di fare subito il tampone alla comparsa dei primi sintomi.