“Basta. Non tollero più certi toni nei confronti degli italiani, dei frontalieri e dei comaschi da parte degli svizzeri”.
Il “caso Gobbi” arriva in consiglio comunale a Como. Nei giorni scorsi il presidente del Consiglio di Stato del Canton Ticino era scivolato in diretta tv: credeva di esser fuori onda ma in realtà il microfono era aperto e ha catturato una frase poco generosa nei confronti degli italiani. Nelle ore successive Gobbi aveva replicato dicendo che la frase era stata mal interpretata ed estrapolata dal contesto. Ma l’incidente diplomatico, ormai, era cosa fatta.
“Presenterò una mozione per impegnare il Comune di Como a tutelare i comaschi e gli italiani che lavorano oltreconfine – dice Antonio Tufano, consigliere comunale di Fratelli d’Italia – sono stanco di sentire parole sprezzanti dagli svizzeri. Il sacrificio e il lavoro di tanti italiani e comaschi contribuiscono al benessere dei cittadini elvetici. Poi – continua Tufano – a proposito del virus, nel primo lockdown i frontalieri venivano trattati a torto come untori. Ora, se le province di Como e Varese sono tra le più colpite, forse devono ringraziare anche la Svizzera, che sappiamo aver sottovalutato il problema adottando misure poco stringenti.
I comaschi e tutti i frontalieri sono una risorsa per la Svizzera – conclude Tufano – non pretendo che i ticinesi ci ringrazino, ma vorrei almeno evitassero certe esternazioni poco rispettose”.