Reddito e pensione di cittadinanza sembrano incidere poco sulla vita quotidiana dei comaschi, pur nell’anno della pandemia e della crisi economica generale.
Il provvedimento fortemente voluto dal Movimento Cinque Stelle e varato dal primo governo Conte nel gennaio del 2019 coinvolge attualmente soltanto un comasco su duecento.
Sono infatti 2.655 i nuclei familiari che stanno ricevendo l’assegno mensile in base agli ultimi dati diffusi dall’Inps, che si riferiscono alla scorsa settimana. L’assegno medio percepito è inferiore ai 500 euro. Se si parla di pensione di cittadinanza, i numeri scendono ancora. Sul Lario la ricevono 611 nuclei familiari per 685 persone in tutto. L’assegno mensile è in media di 233 euro. In tutto quindi si parla di 3.266 persone sostenute con il sussidio del “reddito minimo garantito”.
Dalla provincia di Como sono state accolte in tutto 5.055 domande. Il totale delle richieste era quasi doppio, 9.343. Ben 2.929 sono state però respinte, 1.359 sono ancora in lavorazione, 810 decadute e 979 terminate. Ci sono infine 626 nuclei familiari che hanno già presentato domanda di rinnovo.
Il dato comasco si colloca al 38° posto in Italia, in una classifica aperta da Bolzano con solo 603 domande e chiusa da Palermo (79mila), Roma (103mila) e Napoli con 186mila.
In tutta la Lombardia il sussidio – tra reddito e pensione – coinvolge oggi poco più di 180mila residenti, con una media degli assegni di 481 e 229 euro. A livello nazionale, il provvedimento aiuta oltre 2 milioni di italiani.