Violenza sessuale ai danni di una sedicenne: confermata in secondo grado la condanna a un 23enne originario del Marocco e cresciuto in Italia. Stamattina a Milano l’udienza in Appello.
I giudici meneghini hanno confermato quanto era già stato deciso a Como in primo grado, condannando l’imputato a 3 anni e 4 mesi di pena, confermando anche il risarcimento provvisionale in 8 mila euro. Il resto dovrà eventualmente essere definito in sede civile.
Il 23enne è stato rappresentato dall’avvocato del foro di Milano, Francesca Rupalti, mentre la famiglia della ragazza – che si è costituita parte civile – è stata difesa dall’avvocato Pierpaolo Livio. I fatti contestati risalgono al 2018, durante il compleanno della giovane, all’epoca sedicenne.
La ragazza, assieme ad altri giovani, era in una casa della periferia di Como per festeggiare: non si era sentita bene e si era sdraiata sul letto. Qui, sarebbe avvenuta la violenza sessuale poi ripetuta nonostante i tentativi – secondo quanto riferito della 16enne – di allontanare il suo aggressore.
L’imputato ha sempre negato ogni contestazione, ritenendo che il rapporto fosse consenziente. L’avvocato di parte civile, il legale del foro di Como Pierpaolo Livio, aveva invece sostenuto il contrario.