Emergenza Covid, in tutta Italia – in particolare nelle regioni classificate come gialle e arancioni – è pioggia di ordinanze restrittive da parte dei sindaci che anticipano la nuova stretta del governo. La possibilità di imporre ulteriori chiusure per evitare assembramenti o situazioni fuori controllo c’è e si trova in una circolare del Viminale ai prefetti. Una collaborazione tra Stato e comuni per governare e calibrare meglio l’emergenza sui singoli territori.
«Per ora non abbiamo in previsione restrizioni o ordinanze aggiuntive rispetto a quanto in essere – ha chiarito il sindaco di Como, Mario Landriscina – Domani ci sarà un’altra riunione tra noi sindaci, l’Anci e Regione Lombardia dove si discuterà proprio della situazione e delle possibili ulteriori misure. Noi intanto proseguiamo, in sinergia con la Prefettura e le forze dell’ordine il monitoraggio della città, specialmente delle aree più soggette a eventuali assembramenti e siamo pronti a intervenire. Per ora – conclude Landriscina – la popolazione sta rispondendo bene. Stringere le maglie ancora di più vorrebbe dire andare a incidere sulle poche attività rimaste aperte. Vedremo in ogni caso l’andamento della situazione»
Da Como a Cantù. Il primo cittadino Alice Galbiati spiega che «La tensione è molto alta. Purtroppo ogni giorno i dati sono negativi. Stiamo tutti monitorando la situazione con estrema attenzione» dice. «Le regole attualmente in vigore hanno creato incomprensioni e laddove si sono creati spazi di piccola autonomia e libertà le persone stanno cercando di usarli – aggiunge il sindaco – Purtroppo se non ci sono indicazioni rigide si rischia di avere effetti negativi. Noi ovviamente teniamo alta l’attenzione, pronti a intervenire con ordinanze apposite laddove non dovesse arrivare prima il Governo, in particolare la situazione nei parchi, dove spesso i giovani tendono magari a creare dei piccoli capannelli, e i cimiteri».
Al momento non sono state disposte ulteriori ordinanze a Erba. «Non abbiamo avuto segnalazioni di assembramenti – ha detto il sindaco, veronica Airoldi – Oggi ad esempio c’è stato il mercato (soltanto la parte alimentare) e nemmeno qui si sono registrati problemi. E neppure in parchi e cimiteri. C’è da dire che con le limitazioni già in essere alcune zone solitamente molto frequentate per ora sono tranquille. Quindi non prevedo ulteriori ordinanze. Ovviamente dovessero verificarsi situazioni diverse interverrei». «Torno a dire che noi sindaci comunque nell’operatività a volte abbiamo le mani legate, noi ad esempio – aggiunge – abbiamo le forze ridotte sulla polizia locale ma con i concorsi bloccati non posso integrare personale».