Ambulanze in coda fuori dal pronto soccorso dell’ospedale Valduce, erano cinque a metà pomeriggio, e una situazione che diventa di ora in ora più complicata. Aumentano i pazienti gravi, rispetto ieri (mercoledì 4 novembre) nel reparto di emergenza sono raddoppiati, così come quelli in terapia intensiva.
Ieri pomeriggio 18 persone positive erano in attesa di essere ricoverate.
“Peggio di così c’è stato solo il mese di marzo” ammette Mario Guidotti, a capo del Dipartimento medico del presidio di via Dante.
Da sabato sono stati progressivamente riempiti tutti i letti a disposizione dell’emergenza e anche quelli ulteriormente ricavati. A tutto ciò si aggiunge la difficoltà nel reperire posti in presidi di altre province. “Nella prima fase abbiamo accolto malati provenienti da altri territori, ora noi facciamo fatica a trovare spazio per i nostri” spiega ancora Guidotti. “Non si riesce a spostare nessuno, né pazienti di bassa intensità né quelli intubati”.
Come detto l’ospedale cittadino – come gli altri del territorio – è in continua riorganizzazione per cercare di far fronte alle nuove necessità. Ci sono persone ricoverate in una sala operatoria, del resto l’attività chirurgica è stata completamente rivista, si procede solo per le urgenze.
Per quanto riguarda gli accessi al pronto soccorso viene rinnovato l’appello a spostarsi solo se necessario e a evitare di presentarsi di propria iniziativa.