Il numero dei frontalieri in Canton Ticino è tornato ad aumentare.
Superata la soglia delle 70mila unità ora sono 70.078. Il dato diffuso dall’Ufficio di statistica (Ust), è relativo al terzo trimestre di quest’anno.
I permessi G, quelli emessi per i lavoratori a cavallo del confine, cantone di lingua italiana hanno avuto un aumento contenuto su base annua: segnando un + 0,1% rispetto a settembre 2019, mentre è più alta la crescita rispetto al secondo trimestre del 2020, pari a + 1,1%.
All’inizio dell’estate il numero di frontalieri al lavoro nel cantone di lingua italiana era pari a circa 67’311 alla fine di giugno, con una variazione dello 0,8% in meno rispetto al trimestre precedente.
Ancora più elevato il valore se lo si guarda a livello nazionale dove ha raggiunto +1,7% e interessa soprattutto i cantoni di lingua francese, dove lavora la metà dei frontalieri totali che in Svizzera sono 341mila in tutto, il 55% con domicilio in Francia, il 23% in Italia, il 18% in Germania.
Per quanto riguarda i settori economici, in Confederazione, la crescita maggiore si è avuta nel settore primario, +6,1% in un anno, seguito dall’industria +1,8%, e dai servizi +1,6%.