Una microcamera nascosta sotto i vestiti, puntata sulle domande del test della patente e collegata con un suggeritore che dall’esterno forniva le risposte esatte. Una truffa per passare l’esame che non è però andata a buon fine per un egiziano di 34 anni e un ghanese di 25, scoperti dagli agenti della polizia locale di Como, chiamati dal funzionario della motorizzazione e entrambi denunciati.
Il tentativo di truffa è stato scoperto mercoledì scorso, durante la sessione d’esame della patente per l’automobile alla motorizzazione di Como. Il funzionario ha notato movimenti e atteggiamenti sospetti di due dei candidati. Hanno aspettato che tutti terminassero la prova e intanto hanno fatto intervenire gli agenti della polizia locale di Como, che già in passato avevano scoperto e denunciato tentativi di truffa per passare il test.
I vigili dell’unità operativa sicurezza urbana hanno portato i sospettati, residenti uno a Milano e l’altro a Monza, in un locale adiacente, dove li hanno perquisiti, smascherando il tentativo di truffa. L’egiziano e il ghanese avevano nascosto, uno sotto la felpa e l’altro sotto la maglietta, una piccola telecamera attaccata con del nastro adesivo, puntata in corrispondenza di un foro aperto negli indumenti, che permetteva di trasmettere le immagini del test all’esterno. Le risposte corrette venivano date ai due tramite un minuscolo auricolare da altrettanti complici all’esterno, che al momento non sono stati individuati.
Solo uno dei due uomini scoperti, che non si conoscevano, ha ammesso la truffa e ha detto di aver pagato 800 euro al complice, senza però rivelarne l’identità. Sono stati entrambi denunciati a piede libero e l’indagine prosegue.