Le aree Covid dell’Asst Lariana sono sotto stress e aumenta la pressione sui pronto soccorso.
Questa mattina alle otto i pazienti ricoverati all’ospedale Sant’Anna erano 185, 70 ventilati, di cui 14 ricoverati in terapia intensiva, e 115 non ventilati; all’ospedale di Cantù erano ricoverati 13 pazienti, di cui uno in terapia intensiva e tre ventilati; mentre nella Degenza di transizione a Mariano Comense erano 20 i ricoverati.
Nei pronto soccorso, infine, i malati Covid in attesa di essere ricoverati erano 24 al Sant’Anna, 19 a Cantù e 2 a Menaggio.
E’ il punto sulla situazione fatto dal direttore generale di Asst Lariana, Fabio Banfi, questa mattina durante la conferenza stampa convocata da Ats Insubria sull’andamento dell’epidemia.
“Quello che osserviamo in questa fase è un aumento dei pazienti che necessitano di assistenza ventilatoria mentre l’impatto sulle terapie intensive è ancora relativo” spiega Banfi che ricorda anche come il Sant’Anna, oltre che Hub per i pazienti Covid, sia il centro di riferimento per la rete Stroke (ictus e malattie neurologiche) e per i traumi maggiori e dunque gli arrivi al Pronto Soccorso sono diversificati e non legati esclusivamente alla pandemia.
Marco Magrini, responsabile del Comitato Tecnico Sorveglianza Covid dell’Ats, anticipa però che –visti i casi in aumento- è stato chiesto ufficialmente l’intervento dell’esercito a supporto del personale sanitario del territorio impegnato nella gestione dell’emergenza, si occuperà dei test drive through in 4 postazioni dove verranno somministrati fino a 250 tamponi molecolari al giorno.
A Lanzo D’Intelvi invece da lunedì, l’Ats inizierà ad effettuare i test rapidi per la scuola fino a 100 al giorno su convocazione, potranno raggiungere i 500 invece quelli che, sempre da settimana prossima, verranno somministrati ad alunni e operatori scolastici, in via Castelnuovo a Como.