Finalmente è arrivata una prima risposta da FerrovieNord, sollecitata dalle numerose segnalazioni ricevute dalla campagna Como sbarrata, lanciata da Espansione tv per dare voce a quanti si trovano alle prese con il traffico e i disagi causati dal prolungato abbassamento delle sbarre degli attraversamenti ferroviari, l’azienda di trasporti scrive: “Per garantire minori tempi di chiusura dei passaggi a livello è stata introdotta una modifica alla procedura di partenza dei treni da Como Lago. I passaggi a livello, infatti, vengono chiusi durante quella che tecnicamente si definisce “formazione dell’itinerario”, ossia la costituzione del percorso di uscita dalla stazione che prevede l’invio di una serie di comandi agli scambi, ai segnali e appunto ai passaggi a livello. Normalmente, tale operazione avviene automaticamente 2 minuti prima dell’orario di partenza del treno. Il tutto è necessario per garantire, nei tempi previsti, un percorso sicuro al convoglio. La modifica introdotta ha permesso di spostare la “formazione dell’itinerario” e quindi l’effettiva chiusura del passaggio a livello più a ridosso della partenza del treno, guadagnando alcuni secondi. Questo grazie alla presenza di personale di FerrovieNord in stazione che dà il via alla “formazione dell’itinerario”, predisposto manualmente e non più automaticamente, solo quando i treni sono effettivamente pronti alla partenza, riducendo così al minimo i tempi di chiusura dei passaggi a livello.
La società di trasporti sottolinea inoltre la collaborazione con Trenord per garantire la corretta velocità di marcia dei treni sulla tratta e il rispetto degli orari delle partenze.
Mentre riguardo a eventuali ulteriori risposte al problema della viabilità, l’azienda spiega che è in corso un dialogo con il Comune e la Regione per vagliare diverse ipotesi di possibili interventi sulla tratta, approfondendo ogni aspetto di soluzioni alternative a quella attuale. In ogni caso i diversi scenari affrontati prospettano opere con tempi di progettazione e realizzazione non comprimibili e quindi sono da considerare per il medio e lungo periodo.
Dunque per vedere risolto una volta per tutte il nodo del traffico in centro città bisognerà ancora attendere, ma almeno un primo passo è stato fatto.