La chiusura alle 18 per bar e ristoranti, decisa con il nuovo decreto, mette in crisi gli esercenti, che in questi mesi si erano adeguati alle misure di sicurezza per il contenimento del contagio. “Per noi è un primo passo verso il lockdown totale”, è l’opinione prevalente dei ristoratori.
C’è chi punta tutto sull’asporto, e chi pensa a un’alternativa per il pomeriggio, proponendo la “merenda-aperitivo”.
“L’obbligo di chiusura alle ore 18 per bar e ristoranti rischia di essere il colpo di grazia.- interviene il presidente di Confesercenti Claudio Casartelli – Le risorse avrebbero dovuto essere già stanziate, senza lasciare ristoratori e baristi nell’incertezza e nella giustificata rabbia”.