I piazzali e i depositi dei gommisti sono sommersi da tonnellate di pneumatici fuori uso in attesa di essere ritirati.
E’ l’allarme lanciato da Federpneus e da Cna (Confederazione nazionale dell’artigianato piccola e media impresa) Como, che propongono una serie di misure immediate in vista del cambio gomme stagionale, e altri interventi strutturali per ottimizzare l’efficacia del sistema di raccolta.
Le associazioni, in rappresentanza dei rivenditori specializzati di pneumatici e delle officine di autoriparazione, hanno inviato una lettera al ministero dell’Ambiente per sollecitare interventi urgenti per il problema dei ritardi nei ritiri degli pneumatici fuori uso, che stanno occupando ormai la gran parte degli spazi a disposizione delle attività.
Da mesi gli operatori del settore segnalano problemi di questo tipo che espongono le aziende a rischi ambientali e sanzioni di natura amministrativa e penale legate al superamento dei quantitativi consentiti in deposito temporaneo presso le officine. Tra le richieste avanzate dai rappresentanti del settore, per migliorare la situazione: la sospensione temporanea delle sanzioni alle imprese che presentino una richiesta di ritiro inevasa o, in alternativa, un adeguato ampliamento dei limiti, anche in virtù degli oggettivi effetti negativi derivanti, sull’intera filiera, dall’emergenza sanitaria, e il rafforzamento dell’attività di vigilanza del ministero sull’operare dei Consorzi e degli altri operatori direttamente coinvolti nella gestione dei pneumatici.
Il presidente di Federpneus, Giancarlo Veronesi, commenta: “La nostra richiesta è di affrontare con urgenza il problema prima che il cambio gomme stagionali comporti un vero proprio collasso del sistema”.