Nessuna soluzione in vista anche dalla Regione sul prolungamento dei tempi di chiusura dei passaggi a livello in città.
“Regione Lombardia ha sostenuto convintamente la richiesta del Comune di Como in relazione alla possibilità di ottenere una deroga o una riclassificazione del tratto verso Como Lago, così da evitare l’attivazione del sistema Scmt (sistema di controllo marcia treno) che tra l’altro è l’unico omologato sulle reti ferroviarie italiane -spiega in una nota l’assessore regionale alle Infrastrutture Claudia Maria Terzi-. Lo abbiamo fatto nelle sedi opportune, ribadendo la richiesta nel vertice con il Ministero delle Infrastrutture ma come sapete l’Ansf (Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie) e di conseguenza il governo hanno ribadito l’obbligo di adeguarsi alla normativa nazionale. Sono in corso approfondimenti su varie ipotesi di studio, dall’interramento al cosiddetto tram treno, che però non sono certo concretizzabili in tempi medio brevi”, conclude l’assessore Terzi.
La situazione a Como, tra code e smog, che potrà solo peggiorare in vista dell’inverno, resterà dunque così.
Il Comune non sembra portare avanti alcun genere di iniziativa per trovare un’alternativa in attesa che una delle “varie ipotesi di studio” su come risolvere il problema entri in una fase più concreta, chissà come e chissà quando.