La campagna “Como Sbarrata” lanciata da Etv per dare voce ai comaschi, esasperati dalle infinite attese ai passaggi a livello che tagliano in due la città, sta raccogliendo decine di segnalazioni e di proposte.
In quest’ultimo campo un telespettatore, Omar, ha inviato una mail proponendo una soluzione sicuramente costosa, ma altrettanto avvenieristica.
Ecco le sue parole: “La possibilità di raggiungere la riva del lago in treno ed essere a poche decine di passi dal centro città penso che non sia offerta da nessun’altra città al mondo. L’esistenza di un vero e proprio nodo di interscambio fra treno, battello e autobus come quello della zona di Sant’Agostino penso sia un’altra unicità.
La stazione a lago a mio parere deve essere mantenuta. Non si deve scendere a compromessi fermando i treni alla stazione precedente. So benissimo che si tratta di una soluzione avveniristica (per il nostro Paese) ma l’interramento dell’ultima parte della linea ed il mantenimento della storica stazione è la strada da perseguire. Como deve iniziare a pensare al suo futuro guardando al suo passato e mantenendo (magari adeguandolo) ciò che qualcuno di lungimirante che ci ha preceduti ha fatto“
Nell’ambito delle segnalazioni, invece, questa mattina si è aggiunta la testimonianza di un telespettatore che attorno alle 10.45 è rimasto bloccato 15 minuti davanti al passaggio a livello di Como Borghi: “Ho guardato l’orologio – racconta – le sbarre sono rimaste abbassate circa un quarto d’ora, e la gente era comprensibilmente spazientita. Il treno non poteva partire perché aveva il segnale rosso, il macchinista sembrava adoperarsi per risolvere il problema al telefono, ma il tempo d’attesa è stato lunghissimo“.
