In Vaticano si è aperto oggi il processo per i presunti abusi sui “chierichetti del Papa”, gli allievi del Preseminario San Pio X, a Palazzo San Carlo. Sul banco degli imputati due preti della diocesi di Como, don Gabriele Martinelli, 27 anni, e don Enrico Radice, 71 anni. Il primo deve rispondere dell’accusa di abusi sessuali su altri allievi mentre il secondo, rettore del Preseminario all’epoca dei presunti abusi, che sarebbero avvenuti prima del 2012, è accusato di favoreggiamento.
Le indagini erano state avviate nel novembre del 2017. Nonostante i fatti denunciati risalgano ad anni in cui la legge all’epoca in vigore impediva il processo in assenza di querela della persona offesa, il rinvio a giudizio è stato possibile grazie a un apposito provvedimento di papa Francesco.
Don Gabriele Martinelli è accusato di “avere abusato della relazione di fiducia e della autorità” di cui godeva nel Preseminario come coordinatore e tutore degli stessi seminaristi. Avrebbe costretto la vittima, di un anno più giovane, ad atti sessuali, ricorrendo a “violenza e minacce”. Don Enrico Radice avrebbe invece “coperto” don Gabriele.
Dopo l’udienza di oggi che ha segnato l’avvio del processo, in Vaticano si tornerà in aula il 27 ottobre prossimo. La parola passerà agli imputati. Il presidente del tribunale Giuseppe Pignatone ha chiesto alla difesa di Radice di “decifrare meglio i termini di prova” entro venerdì di questa settimana. Nell’udienza del 27, oltre agli interrogatori il tribunale vaticano scioglierà anche la sua riserva rispetto alle prove presentate.