Un tuffo nel passato alla Pinacoteca di Como grazie al progetto “Giuseppe Terragni per i bambini: l’asilo Sant’Elia”: iniziato nel 2018 con una mostra, concretizzato oggi con l’allestimento di due sale nella struttura espositiva, nelle quali sono state ricostruite rispettivamente una classe e un’infermeria con arredi originali dell’asilo razionalista, inaugurato nel 1937 in attività fino a giugno 2019, da allora, chiuso per ristrutturazione.
“Abbiamo lavorato sui ritrovamenti storici –spiega Roberta Lietti, curatrice del progetto- su di un libricino che lo stesso Terragni ha presentato all’amministrazione con il primo progetto; poi sul recupero degli arredi fatti a misura di bambino, alcuni realizzati da una ditta di produzione di solo arredo scolastico, altri dello stesso Terragni”.
“Negli anni ’30 –aggiunge Paolo Brambilla, architetto dell’allestimento- arrivavano materiali nuovi come il linoleum, particolarmente igienico, che lui ha utilizzato per i pavimenti, ma anche il cristallo o i tubi per i banchi che vengono dall’aeronautica. Terragni era molto bravo a recepire i cambiamenti e a innestarli nelle sue architetture. L’asilo Sant’Elia è un edificio che per l’80% è di vetro, quindi è un edificio altamente innovativo”
Domani l’inaugurazione ufficiale delle due sale che proseguono un “percorso non casuale” all’interno della Pinacoteca, come sottolinea Veronica Vittani, responsabile dei Musei civici del Comune di Como: “Si inquadra in un processo di revisione ‘allestitiva’ che riguarda tutta la sezione del ‘900 che arriva fino a Parisi e ai nostri contemporanei”
E mentre una mostra ne celebra il passato, resta incerto il futuro dell’asilo cui lavori di ristrutturazione sono fermi: “Per quanto riguarda i tempi del restauro – informa Livia Cioffi assessore alla Cultura Comune di Como- tutte le autorizzazioni sono state sbloccate e di fatto adesso dovrebbero proseguire i lavori”.