Ostello della Gioventù di Villa Olmo, tutto ancora fermo. A quasi un anno dall’aggiudicazione all’impresa di Milano la struttura è ancora desolatamente vuota, chiusa e versa in uno stato di degrado che è sotto gli occhi di tutti.
Ieri sera in consiglio comunale, rispondendo alla preliminare di Paolo Martinelli (Lista Rapinese Sindaco), è stato l’assessore al Patrimonio Francesco Pettignano a fare il punto della situazione e a spiegare che dopo l’aggiudicazione del 28 novembre 2019, nel successivo mese di gennaio sono state svolte le verifiche dei requisiti quindi la pratica è stata trasmessa all’ufficio contratti per la stipula. Ma manca la firma. Causa Covid ci sono stati dei rinvii e lungaggini. Il Comune – come spiegato dall’assessore – ha richiesto e sollecitato all’aggiudicatario alcuni documenti, tra cui la fidejussione, qualcosa è arrivato ad ottobre.
L’ulteriore problema segnalato dai consiglieri è che la struttura giace abbandonata e immersa ormai in una fitta vegetazione. Per questo è stato richiesto l’intervento del settore “Parchi e Giardini” affinchè proceda con la pulizia.
“Comprendiamo le difficoltà che sta passando l’aggiudicatario per via dell’emergenza sanitaria – ha chiarito ancora l’assessore – Daremo un tempo limite per presentare la polizza fidejussoria, in caso contrario ricordo che al bando non era pervenuta una sola offerta, quindi potremmo convocare il secondo classificato”. “Confido anche io che la struttura possa aprire per la prossima stagione turistica” è stata la conclusione di Pettignano.
Ed è quello che si augurano pure i cittadini e i turisti (questi ultimi peraltro fuorviati anche dalla cartellonistica che indica ancora gli orari di apertura dell’ostello). Basti ricordare che prima dell’aggiudicazione (con un’offerta che superato di poco i 31mila euro) c’erano già state due stagioni di chiusura e quattro bandi andati deserti.