Giudizio immediato per il 34enne di Cantù accusato dalla procura distrettuale di Milano di prostituzione minorile. L’udienza è stata fissata per il mese di dicembre al terzo piano del palazzo di giustizia meneghino. Toccherà ora alla difesa, rappresentata dall’avvocato Andrea Crepazzi, valutare eventuali riti alternativi.
I fatti risalgono al 27 agosto 2020, tra via San Giuseppe a Vighizzolo di Cantù e Figino Serenza. Il 34enne è accusato di essersi appartato in auto con una ragazzina 15enne che aveva conosciuto in un bar della città brianzola.
In un primo momento, davanti alla polizia locale di Cantù, la ragazzina aveva parlato espressamente di violenze ed abusi. Poi aveva modificato la versione, riferendo di essere salita in macchina di proposito. Nessuna costrizione, dunque, ma un gesto volontario da parte della 15enne che – anche questo elemento sarebbe emerso nelle indagini – si sarebbe anche fatta pagare 10 euro. In cambio, l’uomo l’avrebbe palpeggiata.
Da capire rimane anche il ruolo degli altri minori, cui l’amica aveva chiesto di appostarsi in via San Giuseppe, dove aveva dato appuntamento al 34enne.
L’avvocato dell’uomo ha fatto ricorso al Riesame, ottenendo la scarcerazione dell’indagato e il cambio della misura negli arresti domiciliari.
Nel proprio ricorso, l’avvocato Crepazzi aveva parlato espressamente di una «trappola» che era stata tesa dal gruppo di ragazzi all’indagato, un «piano» che sarebbe consistito nello scappare dall’auto subito dopo aver ricevuto la somma per la presunta prestazione.