Cantieri in punti strategici della città che, non presidiati dai vigili, creano caos e disagi alla – già precaria – viabilità comasca. Accade di continuo.
Un esempio concreto di oggi è l’intervento in corso in via Sant’Abbondio che ha conseguenze su un incrocio che definire “delicato”, già in condizioni normali, è un eufemismo.
L’incrocio in questione è quello tra viale Roosevelt, via Gramsci e, appunto, via Sant’Abbondio dove i lavori hanno ridotto la carreggiata a una corsia.
Le auto in uscita da via Gramsci che viaggiano in direzione della celebre basilica con due campanili non hanno una buona visibilità. Anzi, sin da stamattina si deve imboccare la strada con estrema cautela e sperare che chi viaggia in direzione opposta sia altrettanto prudente perché, a parte gli operai che nei momenti di maggiore confusione si sono adoperati per regolare il traffico, di vigili non ce ne sono.
Nel pomeriggio sulla piccola arteria a complicare le cose anche un camion betoniera che ha costretto le auto a transitare sul marciapiede opposto.
Idem nella vicina via Italia Libera, in questo caso si tratta di una arteria a senso unico, ma i mezzi da lavoro si spostano in continuazione tra i veicoli in transito. Anche qui sono gli stessi operai a intervenire al bisogno.
Peraltro, val la pena ricordarlo, i movieri non hanno competenza sulla viabilità, di solito il loro lavoro si limita alle situazioni in cui viene previsto il senso unico alternato (quindi gestiscono il passaggio dei mezzi in una direzione o nell’altra).
Sull’assenza di personale della polizia locale di Como interviene il comandante che giustifica così la situazione. “Non abbiamo ricevuto richieste di intervento dal settore Reti e Strade per aiutare nella gestione dell’incrocio – ammette Donatello Ghezzo – evidentemente non è stata ravvisata la necessità, altrimenti ci avrebbero allertati e devo dire che neppure i cittadini ci hanno avvisato di particolari criticità”.