Prezzi troppo alti, scorte insufficienti, medici di famiglia senza indicazioni e centri privati che propongono la vaccinazione a pagamento: regna ancora l’incertezza sulla campagna antinfluenzale in Lombardia e monta la polemica.
“La Regione annaspa per assicurarsi le dosi di vaccino, ma non ci riesce e finisce per pagare a un prezzo quintuplicato, rispetto alla prima gara di aggiudicazione – intervengono il consigliere regionale del Pd, Angelo Orsenigo, e il segretario provinciale dem di Como, Federico Broggi – Con l’ultima gara la Lombardia si è aggiudicata soltanto 500mila dosi, di cui 400mila a 26 euro l’una e le restanti 100mila a 11 euro. Insomma, anziché avere 1,5 milioni di dosi con 15 milioni di euro, ci ritroviamo con un terzo delle dosi per 11,6 milioni di euro a pagamento anticipato. Arriviamo così a un totale di 2,8 milioni di dosi – proseguono Orsenigo e Broggi – Un numero insufficiente rispetto al fabbisogno che si stima intorno ai 5 milioni. Anche in provincia di Como i medici di base suonano l’allarme: senza disponibilità sarà difficile programmare le vaccinazioni. E chi non appartiene alle categorie a rischio è lasciato con le briciole. Regione Lombardia gira a vuoto con Gallera che nega l’evidenza del problema. – concludono – Nel frattempo, i privati propongono somministrazioni a 50 euro. Così si consolida “l’antica tradizione” lombarda per cui la sanità efficiente è solo per chi se la può permettere, mentre tutti gli altri si arrangiano e aspettano in fila”.
La polemica ruota anche attorno alla mancata nomina di una nuova commissione vaccini, decaduta alla fine della precedente legislatura Maroni nel marzo 2018. “La causa sarebbe l’emergenza sanitaria, come spiegato dal direttore generale al Welfare Marco Trivelli. Questo dimostra la superficialità della Regione – commenta Elisabetta Strada, consigliere regionale dei Lombardi Civici Europeisti – Proprio a causa della pandemia la Commissione andava istituita urgentemente”.
“La campagna vaccinale non inizia adesso, abbiamo ancora tempo – replica il Sottosegretario alla Regione, Fabrizio Turba – Abbiamo già a disposizione una grossa fetta di dosi, dunque si potrà partire nei tempi stabiliti. In emergenza, però, dovrebbe intervenire il Governo”.