Martedì scorso il traffico di Como è stato bloccato per un cantiere in centro spuntato dal nulla, senza che il Municipio sapesse o facesse nulla. Un episodio che aveva fatto infuriare centinaia di comaschi e innescato un’aspra polemica politica. Una settimana dopo il pasticcio di viale Roosevelt, il Comune di Como è andato a un passo dal commettere lo stesso, identico errore. Con un’aggravante: la viabilità cittadina già bloccata dall’esondazione del lago.
Oggi pomeriggio un’azienda ha aperto un cantiere in viale Roosevelt, di fronte alla Questura, per disegnare la segnaletica orizzontale.
Se non fosse intervenuta la polizia locale di Como a bloccare gli operai, il traffico – all’ora di punta, con il lago esondato e un cantiere nel bel mezzo dell’asse viabilistico più importante della città – si sarebbe completamente bloccato. In realtà si era già formata una coda, prima dell’arrivo dei vigili.
Viene da chiedersi: è mai possibile che un’azienda possa aprire un cantiere in pieno centro, durante un’esondazione che blocca buona parte della viabilità in convalle, e gli uffici del Comune non sappiano nulla, salvo poi mandare una pattuglia dei vigili per riparare al danno prima che sia troppo tardi?
“Mi hanno chiamato avvisandomi di quel che stava accadendo – ammette l’assessore alla Viabilità Pierangelo Gervasoni – e ci siamo precipitati per far intervenire la polizia locale e interrompere il cantiere. Sabato abbiamo mandato una mail a tutte le società che lavorano a Como dicendo di bloccare i lavori fino a che non rientrerà il problema dell’esondazione. Deve essere purtroppo sfuggito qualcosa. Un fatto è certo – conclude l’assessore – in passato sono state concesse ordinanze larghe che lasciano molta autonomia alle aziende. In futuro eviteremo questa modalità di lavoro”.
E’ ciò che sperano i comaschi. Stanchi di mettersi al volante pregando di non rimanere imbottigliati in un cantiere a sorpresa.