Niente multe e sosta gratuita o quasi in cambio del pranzo gratis al ristorante in una delle zone più caratteristiche della città di Como, piazza Matteotti. Gli agenti della polizia locale di Como hanno presentato oggi i risultati di una lunga attività di indagine sfociata nella denuncia per corruzione di un ausiliario della sosta di Como Servizi Urbani e del caposala del locale in cui il dipendente di Csu mangiava abitualmente senza pagare.
L’indagine dell’unità operativa sicurezza urbana, diretta dal commissario capo Aurelio Giannini, è durata quasi due anni ed era partita dalla segnalazione di comportamenti anomali di un ausiliario della sosta e del cameriere del ristorante. Inoltre, non era passata inosservata la presenza sulle auto in sosta di numerosi clienti dello stesso ristorante del biglietto da visita del locale.
“Il caposala diceva ai clienti che potevano sostare gratuitamente esponendo il biglietto – ha spiegato Giannini – parlando di inesistenti concessioni del Comune, di spazi messi a disposizione perché il parcheggio privato dell’albergo era in ristrutturazione o semplicemente perché comunque i vigili non avrebbero dato la multa”.
La situazione in realtà era solo il frutto di un accordo illecito con l’ausiliario che generalmente era assegnato alla zona e che, in cambio di pranzi gratuiti, evitava di sanzionare le auto del personale e dei clienti segnalati. “In un caso è arrivato addirittura a fare una multa falsa – ha detto ancora Giannini – E’ capitato infatti che, trovandosi a sanzionare un’auto che non aveva pagato ma non era dei suoi “protetti”, per evitare che si notasse che non multava la macchina del caposala ha fatto una contravvenzione finta e l’ha posizionata sul vetro”.
Le indagini sono state condotte con telecamere nascoste, pedinamenti e appostamenti. Dall’analisi del cellulare sequestrato all’ausiliario infedele sono stati trovati ulteriori riscontri ed è stato accertato che il meccanismo illecito proseguiva da almeno due anni. Ogni mese, solo per la sosta non pagata dai dipendenti del ristorante nelle casse di Csu non entravano ricavi per circa 1.100 euro.
“Il dipendente era stato sospeso alla fine dello scorso anno e da gennaio è in pensione – ha detto il nuovo direttore di Csu Angelo Pozzoni – Ringrazio la polizia locale per aver fatto emergere una situazione che danneggia la società e tutti gli ausiliari che svolgono onestamente il loro lavoro ogni giorno”.