Dopo la crescita della produzione nel comparto metalmeccanico industriale e artigiano registrata in provincia di Como tra il 2016 e il 2019, il primo semestre di quest’anno evidenzia pesanti cali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: si parla di un -15,3% per il settore industriale e di un -19,5% per quello dell’artigianato.
Sono gli effetti drammatici della pandemia da Covid-19 emersi dal rapporto “Le imprese metalmeccaniche lariane: demografia di impresa, addetti, congiuntura e interscambio commerciale al 30 giugno 2020” realizzata dall’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio di Como-Lecco.
Le imprese metalmeccaniche comasche a fine giugno di quest’anno sono 2.130 e occupano oltre 19mila persone. La provincia si trova al 9° posto nella graduatoria lombarda e al 21° in quella nazionale.
Nei primi sei mesi del 2020, rispetto a fine 2019, Como ha perso 36 aziende metalmeccaniche e oltre 100 lavoratori.
Il totale delle esportazioni lariane realizzate nel primo semestre 2020 ammonta a quasi 4,3 miliardi di euro. In provincia di Como l’export del settore è pari al 34,3% del totale (il valore assoluto cala del 14,2% nei confronti dei primi sei mesi del 2019) e rappresenta il 3% delle esportazioni regionali del comparto. Sul fronte delle importazioni, quelle lariane ammontano a oltre 2,5 miliardi da gennaio a giugno 2020. In provincia di Como il peso del settore è pari al 33,1% del totale (il valore assoluto cala del 18,7%) e rappresenta l’1,7% delle importazioni regionali del comparto.