Chiudeva un occhio sulla sosta non pagata per ricevere un pasto gratis dal ristorante. Il ristoratore poteva così far posteggiare i clienti senza il timore che venissero multati.
L’ausiliario della sosta di Como Servizi Urbani, 67 anni, e il titolare del ristorante in zona Sant’Agostino, un egiziano 37enne, sono ora iscritti nel registro degli indagati.
La Procura di Como (pm Pasquale Addesso) ha chiuso nelle scorse ore un’indagine per corruzione avviata mesi fa, dopo una segnalazione agli agenti della Polizia locale di Como.
Gli inquirenti avrebbero documentato quindici episodi tra gennaio e luglio 2019. Un meccanismo collaudato: sul parabrezza dell’auto veniva esposto il biglietto da visita del ristorante, anziché il tagliando della sosta. L’ausiliario lo notava passava oltre, ignorando l’infrazione, per poi riscuotere un pranzo gratis nel ristorante.
L’indagine è stata notificata alle parti che ora avranno tre settimane di tempo per poter fornire al pubblico ministero la propria versione dei fatti. Toccherà poi al pm Addesso decidere se proseguire con la richiesta di rinvio. L’accusa per entrambi gli indagati, in concorso, è quella di corruzione.
“Csu si era fatta parte diligente per la trasmissione della segnalazione alle forze dell’ordine– si legge in una nota di Como Servizi Urbani, la partecipata del Comune per la quale lavorava l’ausiliario, in pensione da dicembre scorso – La società fin da subito si è resa disponibile a collaborare e fornire tutte le informazioni richieste, confermando piena fiducia nell’operato delle forze dell’ordine e della magistratura”.