Una folla commossa si è riunita questa mattina nel santuario del Santissimo Crocifisso per l’ultimo saluto a Ines Figini, sopravvissuta comasca ai lager nazisti. I rappresentanti delle istituzioni, gli esponenti dell’Anpi, gli amici e i conoscenti si sono stretti attorno alla famiglia dell’ultima testimone lariana dell’Olocausto, scomparsa all’età di 98 anni. Nel 1944, a soli 22 anni, dopo aver partecipato allo sciopero della Tintoria Comense dove lavorava, Ines Figini fu deportata a Mauthausen, poi ad Auschwitz Birkenau e infine a Ravensbrück, dove fu liberata. I funerali oggi sono stati celebrati dal rettore del Santuario, padre Enrico Corti.
“E’ stata capace di amare nonostante abbia visto l’orribile, l’indicibile – ha detto padre Corti durante l’omelia – Ha vissuto con tre valori fondamentali: l’amore, il perdono e il silenzio, il saper tacere”.
La celebrazione si è conclusa con la testimonianza del documentarista Pucci Paleari, che con tanta commozione ha ringraziato Ines per i suoi instancabili insegnamenti di vita.