Il ricordo commosso del suo lavoro e del suo modo di agire nei confronti dei bisognosi, la richiesta impellente di darsi da fare nella gestione degli ultimi e la netta presa di posizione sul tema dell’accoglienza e della sicurezza in città.
Il consiglio comunale di Como ieri sera, mercoledì 23 settembre, si è aperto con molti interventi dedicati a Don Roberto Malgesini, il sacerdote ucciso a coltellate in piazza San Rocco lo scorso 15 settembre. “Una tragedia che deve far riflettere e che deve imprimere un cambio di passo” hanno detto – in sintesi – diversi consiglieri tornando a chiedere un nuovo dormitorio in città.
Netta presa di posizione da parte di Matteo Ferretti, capogruppo di Fratelli d’Italia. “Quanto accaduto – ha detto – rappresenta una sconfitta per la città e ci deve far riflettere su temi più volte dibattuti in questa aula, come sicurezza e controllo del territorio”. Quindi ha puntato il dito contro l’assessore Elena Negretti. “Invece di perdere tempo a darmi dell’ipocrita per aver proposto l’Abbondino d’Oro alla memoria di Roberto e a giudicare il mio pensiero – chiarisce – dovrebbe concentrarsi sul tema della sicurezza, che manca nella nostra città”. Il consigliere di Fratelli d’Italia ha passato in rassegna molte delle situazioni ben note: dai portici di San Francesco, all’ex scalo merci, ai giardini a lago. “E’ il caso di lasciare stare le sterili polemiche e di trovare soluzioni al degrado – ha concluso Ferretti – bisogna agire in maniera concreta per affrontare le questioni irrisolte”.
L’aula ha poi osservato un minuto di silenzio in ricordo di don Roberto e anche del professor Emilio Russo scomparso pochi giorni fa.