Nei momenti difficili, l’unione fa la forza: la mancanza di personale investe anche il servizio mensa scolastico e nella Primaria “Carlo Lorenzini” di Sagnino i genitori sono stati chiamati a raccolta per tamponare le carenze e le criticità riscontrate in queste prime settimane di ripresa delle attività.
«Nel refettorio dove prima mangiavano 100 alunni, ora possono sedersi al tavolo solo in 50 – spiega la dirigente scolastica, Sonia Lulli – Abbiamo così diviso il momento del pranzo in due turni, ma alcune classi devono consumare il pasto nell’aula in cui si tengono le lezioni. Si tratta di spazi molto ampi che si affacciano sul giardino – spiega la preside – Inoltre, la possibilità di mangiare in classe è prevista dal Piano Scuola e in questo caso si tratta di una situazione di emergenza. Il Comune non è riuscito a far fronte alla carenza di personale e siccome è difficile gestire il servizio in ambienti diversi contemporaneamente, abbiamo coinvolto i genitori per darci una mano e sono arrivate le prime adesioni, a cui confidiamo se ne aggiungeranno altre».
La scuola è stata investita in questi giorni dalle polemiche per una presunta mancata sanificazione dopo le elezioni. «Io ho ricevuto il certificato – sottolinea la dirigente Lulli – Le maestre, insieme con i collaboratori scolastici, hanno pulito ulteriormente aule e banchi, ma è una pratica che in via preventiva accade spesso ultimamente».
Intanto, da oggi uscite anticipate per gli alunni delle elementari e delle medie della scuola di Albate, sempre a causa della carenza di personale. La comunicazione è stata data ieri ai genitori. Sulla questione è intervenuto il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Raffaele Erba. «Stamattina ho chiesto all’assessore Alessandra Bonduri un incontro – spiega – Le risorse per l’organico Covid vengono gestite dagli Uffici Regionali Scolastici e non direttamente dal Ministero dell’Istruzione. Per la sola provincia di Como, sono stati destinati circa 8 milioni di euro. Nello specifico caso di Albate sono stati stanziati quasi 300mila euro per assumere personale docente e non docente, un rinforzo che equivale a 15 persone aggiuntive – spiega Erba – Ho subito inviato richiesta agli Uffici Regionali per capire meglio quali siano le problematiche e trovare una soluzione. Sono certo che, come per la distribuzione delle mascherine, si riuscirà a risolvere anche questa difficoltà».