«Non potremo fare a meno del consenso politico per arrivare alla riapertura della casa da gioco, una priorità che abbiamo indicato in campagna elettorale e su cui ci impegniamo fin da subito»: con queste parole il neo sindaco di Campione d’Italia Roberto Canesi ha fissato la questione Casinò in cima ai nodi da sciogliere nel suo mandato. Dopo due anni di commissariamento, Canesi, con la lista civica “Campione Rinasce” e con oltre il 61,5% dei consensi, è stato eletto alla guida del Comune, segnato da una grave crisi economica e sociale. Accanto a lui, quali consiglieri di maggioranza, Tanina Padula, Paolo Bortoluzzi, Stefano Marzagalli, Domenico Deceglie, Sergio Aureli, Rosalba Andresini e Giovanni Bonvecchio.
Diversi i temi che la nuova amministrazione si ritroverà sul tavolo, a cominciare dal bilancio comunale: «Vedo una strada possibile – ha spiegato Canesi – nella necessità di ottenere dal Governo italiano una deroga. Sul piano ordinario il commissario prefettizio Giorgio Zanzi è riuscito a ristabilire un equilibrio, anche con grandi sacrifici in termini di servizi comunali annullati e di maggiori tasse per i cittadini. Il problema è, dunque, ora quello dei debiti, a partire da quanto il Comune deve ai suoi dipendenti. Una soluzione potrebbe essere quella di prevederli su un arco di tempo trentennale».
Altre questioni aperte non possono che guardare alla vicina Svizzera: «Ieri è stato dato mandato di pagare tutti i debiti che Campione aveva con la Confederazione elvetica. – ha detto il neo sindaco – Vi sono nel contempo problemi per i quali non si può perdere tempo. Dalle targhe e patenti svizzere al problema della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, criticità sollevate dall’entrata nello spazio doganale europeo. Con Berna occorre trovare un accordo per semplificare le norme introdotte dal primo gennaio scorso». Non ultimo, il nodo sanità: «Puntiamo a mantenere un servizio sanitario orientato verso la Svizzera, – ha concluso Canesi – tanto in termini di primo soccorso ed emergenza quanto in visite specialistiche. Affinché sia finanziariamente sostenibile chiederemo di aprire un tavolo dove oltre al Comune dovrà sedersi la Regione Lombardia, il Governo italiano e i referenti a Berna».