Frutta, cibi sottovuoto e pacchi di alimenti ma anche mascherine e cancelleria. Nell’ultimo periodo, scarseggiavano in modo anomalo all’ospedale Sant’Antonio Abate di Cantù, al punto che è scattata una segnalazione alle forze dell’ordine. Le indagini della polizia della Questura di Como, con l’utilizzo anche di telecamere nascoste, hanno permesso di accertare che il responsabile della mensa portava illecitamente fuori dal presidio grandi quantità di cibo e materiale. E’ stato denunciato per peculato, mentre quattro lavoratrici della stessa mensa sono state denunciate per furto.
In due settimane, le telecamere nascoste hanno ripreso almeno quindici volte il responsabile della mensa mentre nascondeva nel suo armadietto merce di vario genere. In un’occasione l’uomo, 61 anni, da dieci anni responsabile del servizio mensa, è stato immortalato mentre spostava una cassetta di frutta direttamente dal furgone delle consegne alla sua auto.
Ieri mattina gli agenti della squadra mobile hanno deciso di intervenire in ospedale per alcune perquisizioni. Nell’armadietto del responsabile hanno scoperto pacchi di mascherine chirurgiche e cancelleria. Sulla sua auto e a casa hanno trovato altre mascherine, un pacco di guanti in lattice e alimenti sottovuoto che il 61enne ha ammesso di aver preso in ospedale.
Visto l’incarico che ricopre, il responsabile della mensa è stato denunciato per peculato. Le indagini sono state estese ad altri operatori del servizio mensa e quattro donne sono state denunciate per furto.