I comaschi hanno scelto in modo netto e inequivocabile: il numero dei parlamentari va ridotto drasticamente.
In provincia di Como il “sì” al referendum costituzionale con il quale si chiedeva la riduzione di deputati e senatori ha stravinto.
Il 68% degli elettori comaschi ha approvato la proposta, mentre solamente il 32% ha respinto il taglio dei parlamentari (con 497 sezioni scrutinate su 551).
Dal punto di vista costituzionale, la principale conseguenza di questo risultato sarà, come detto, la drastica riduzione dei parlamentari, da 945 a 600: 230 deputati e 115 senatori in meno.
Dal punto di vista politico, è un successo per il Movimento 5 Stelle, che ha fatto di questo referendum una bandiera. “Abbiamo dato una spallata alla vecchia politica – è il commento del deputato lariano pentastellato Giovanni Currò – Il “sì” sul taglio dei parlamentari ha prevalso sul “no”. Ad ogni buon risultato raggiunto mi ricorre sempre una frase in mente: ci voleva il M5S per portare a casa questo obiettivo. Dopo anni di totale immobilismo e spolpamento dell’Italia, finalmente da quando ci siamo noi al Governo, si vedono i cambiamenti, non sempre perfetti, ma si vedono. Grazie a chi è andato a votare (sia per il sì che per il no), il segnale alla politica è arrivato decisamente forte e chiaro. Da oggi non sarà tutto come prima e questo lo dobbiamo agli italiani e alla loro fiducia dal 2018“.