Urne aperte in tutta la provincia di Como per il referendum costituzionale domani dalle 7 alle 23 e lunedì dalle 7 alle 15.
Il quesito del referendum, riportato sulla scheda di colore azzurro, è il seguente:
«Approvate il testo della legge costituzionale concernente “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.240 del 12 ottobre 2019?»
I parlamentari passerebbero da 630 a 400 alla Camera e da 315 a 200 al Senato. Si tratta di un referendum confermativo, non è dunque previsto il quorum, la votazione sarà valida a prescindere dal numero di voti espressi.
148 i comuni lariani chiamati ad esprimersi sul quesito referendario 467.802 elettori, in maggioranza donne: 239.299 (pari al 51,15%) contro 228.503 uomini (48,85%). I seggi sul territorio saranno 551, 4 dei quali in ospedale: uno a Como, al Valduce, uno a Erba al Fatebenefratelli e due a San Fermo della Battaglia, al Sant’Anna.
Quelle di domani saranno le prime elezioni con il Covid-19: nei seggi – compatibilmente con le caratteristiche strutturali degli edifici adibiti a tale scopo – saranno previsti percorsi dedicati e distinti di ingresso e di uscita, segnalati chiaramente in modo da prevenire il rischio di interferenza tra i due diversi flussi. L’obiettivo è evitare assembramenti, motivo per cui è possibile anche il contingentamento degli accessi e l’eventuale creazione di apposite aree di attesa all’esterno.
I locali destinati al seggio dovranno comunque essere sufficientemente ampi per consentire un distanziamento non inferiore a un metro sia tra i componenti dell’ufficio elettorale sia tra questi ultimi e gli elettori. Per accedere ai seggi, che dovranno comunque essere dotati di finestre per favorire il ricambio d’aria regolare e l’aerazione naturale, sarà obbligatorio indossare la mascherina; anziani, donne incinte e tutti i soggetti deboli potranno saltare la fila.
In via eccezionale, soltanto per questo turno elettorale, non sarà il presidente di seggio a inserire la scheda elettorale nell’urna: lo farà direttamente l’elettore. La norma, transitoria, è stata specificata in una circolare del ministero dell’Interno emanata il 14 agosto scorso.
Come sempre, per essere ammesso al voto, l’elettore dovrà presentarsi al seggio con la tessera elettorale e un documento di riconoscimento.
Chi avesse smarrito la tessera elettorale, o avesse completato gli spazi riservati ai timbri, potrà ottenere un duplicato all’ufficio elettorale del Comune di residenza che resterà aperto per tutta la durata delle operazioni di voto.