Commozione e cordoglio non solo a Como per la morte di Emilio Russo, il docente, politico e scrittore 70enne morto cadendo in un canalone sui monti di Lezzeno. In attesa dell’ultimo saluto, che sarà fissato dopo l’autopsia disposta dalla procura, si moltiplicano i messaggi di ricordo e vicinanza alla famiglia del professore.
“Lo ricordo come amico e come uomo delle istituzioni e dell’impegno civico e politico – dice il presidente di Anci Lombardia, Mauro Guerra – Emilio, oltre che dirigente politico è stato anche capace e stimato amministratore, consigliere e assessore comunale, consigliere regionale. Intellettuale colto e acuto, mai banale e scontato anche nel suo impegno politico e istituzionale”.
Emilio Russo è uscito dalla sua casa di Lezzeno martedì scorso per una passeggiata e non è più tornato. Il corpo è stato ritrovato in un canalone nella tarda mattinata di ieri, dopo tre giorni di ricerche. Il noto politico e scrittore comasco probabilmente è scivolato, oppure è caduto a causa di un malore. Sarà l’autopsia a chiarire cosa abbia tradito il 70enne comasco. L’esame, richiesto dalla procura dovrebbe essere effettuato lunedì e dovrebbe poi arrivare il nullaosta per l’ultimo saluto.
Poco prima di uscire per quella passeggiata finita in tragedia, martedì scorso, Emilio Russo aveva avuto un pensiero per don Roberto Malgesini. “L’uccisione di don Roberto, il prete di strada – ha scritto il professore in quello che sarebbe stato il suo ultimo post – suscita grande dolore e sconcerto. Non si può accettare che il tema dell’immigrazione sia affrontato a Como come uno scontro continuo tra buonisti e cattivi e che la città finisca continuamente nelle cronache per il grave clima di scontro che si è andato determinando. La politica deve assumersi le proprie responsabilità. Istituzioni e partiti nazionali sono chiamati a fare la loro parte”.
MI associo al cordoglio dei Famigliari del compianto Prof.Russo, e condivido
assolutamente il Suo Post per quanto riguarda la responsabilità dei politici
comaschi in merito al problema dell’assistenza socioculturale dei senza tetto
sia italiani che immigrati.Ignorando questo problema si crea un grande malessere sia fra questi ultimi che i cittadini comaschi.