Il team del centro di ricerca in osteoarcheologia e paleopatologia dell’Università dell’Insubria ha ripreso nei giorni scorsi le sue attività con un importante lavoro in Piemonte, nella cripta della settecentesca Chiesa di Santa Maria Maggiore a Vercelli, sotto la quale un’antica leggenda racconta che scorrerebbe un “fiume di ossa”.
Studenti e borsisti guidati da Marta Licata hanno allestito un laboratorio per eseguire le analisi e le indagini macroscopiche sugli inumati della chiesa.
Intanto proseguono le attività sul territorio comasco. Sono ripartiti da pochi giorni, con la Soprintendenza Archeologica della Lombardia, gli scavi sul sito di San Biagio a Cittiglio.
Nel prossimo anno accademico, il laboratorio allestito nella navata della chiesa di Cittiglio ospiterà anche gli studenti e i tirocinanti di diversi corsi di laurea per le esercitazioni pratiche.