Si è aperta questa mattina a Lariofiere con un minuto di raccoglimento in ricordo dei concittadini vittime del Covid-19 la cerimonia di consegna dell’Eufemino, la massima benemerenza civica della città di Erba, assegnato quest’anno all’ospedale Sacra Famiglia Fatebenefratelli per l’operato e il supporto offerti durante la pandemia. Una cerimonia che, a causa delle norme anti-contagio, ha dovuto escludere la presenza dei cittadini. Hanno partecipato soltanto le autorità civili, militari e religiose e alcuni rappresentanti del personale sanitario.
“La riconoscenza è il tema portante di questa giornata e la ragione d’essere dell’Eufemino – è intervenuto il sindaco di Erba, Veronica Airoldi – Quelli appena trascorsi sono stati mesi drammatici e complicati. Il timore e l’insicurezza sono diventati comune denominatore delle nostre giornate – ha proseguito il primo cittadino – L’ospedale Fatebenefratelli è diventato un punto di riferimento per l’intera comunità cittadina, una vera e propria ancora di salvezza. Medici, infermieri e tutto il personale della struttura hanno dato dimostrazione di una disponibilità, una umanità e un’abnegazione che vanno ben oltre il senso del dovere”.
Al Fatebenfratelli, nel cuore dell’emergenza sanitaria, erano ricoverati un’ottantina di pazienti affetti da Covid-19, una decina dei quali nel reparto di terapia intensiva.
Durante la mattinata, sono stati consegnati anche gli attestati di riconoscenza a privati e associazioni che nei lunghi mesi del lockdown si sono messi a disposizione per aiutare e sostenere il prossimo.