La chiusura di metà del viadotto dei Lavatoi non è stata indolore per la città, pur se in un sabato di inizio settembre e ora si guarda con attenzione a lunedì e all’annunciato stop, per una decina di giorni, del tratto di via del Lavoro, dalla rotatoria di via Belvedere a quella di via Tentorio nel senso di marcia Sud-Nord (quindi verso via Scalabrini).
E’stata una settimana nera per le conseguenze dei cantieri sul traffico. A partire dal primo settembre quando l’intervento di Comocalor in via del Lavoro ha mandato in tilt la viabilità. Le operazioni erano addirittura state sospese e riprogrammate per questo fine settimana, si lavora senza sosta per limitare l’impatto ma la chiusura, da ieri sera e fino alle 6 di lunedì mattina, in entrambe le direzioni di metà del viadotto dei Lavatoi (fra via Canturina e via del Lavoro) ha avuto anche oggi come conseguenza lunghe code e rallentamenti sulla Canturina stessa e sulla Oltrecolle. Non il caos che si sarebbe verificato in un giorno lavorativo ma comunque disagi non di poco conto per gli automobilisti costretti ad attraversare le due direttrici di collegamento. E anche per chi, in uscita dalla tangenziale di Como, ha seguito la deviazione.
Ma a preoccupare, in prospettiva, è anche ciò che potrà succedere nei giorni a venire.
In seguito a un ulteriore incontro tra Comune e Comocalor – è stato comunicato nelle scorse ore – che per consentire la prosecuzione dei lavori, una volta riaperti la rotatoria e il viadotto, a partire da lunedì e per una decina di giorni sarà chiuso il tratto di via del Lavoro dalla rotatoria in via Belvedere alla rotatoria di via Tentorio – come detto – nel senso di marcia Sud-Nord.
La zona interessata dalle operazioni del resto costituisce uno snodo nevralgico per il traffico leggero e pesante in arrivo e in uscita dalla città. Senza dimenticare che il tutto accade all’inizio di un mese di ripartenza delle attività lavorative e, dopo un lungo stop imposto dalla pandemia, delle scuole.